This enormous “amphitheatre” composed of solid limestone is a “must” for every climber; face climbing on slabs which aren’t vertical. About 60 routes from 4 to 8a
Locality: Cala Gonone
Access: Before arriving at Cala Gonone, turn left towards the sports club; after 5 minutes you are at the foot.
Description: This enormous “amphitheatre” composed of solid limestone is a “must” for every climber; face climbing on slabs which aren’t vertical.
Recommended time: Throughout the whole year; during the summer months it is too hot in the morning, but there is shadow as early as 4 p.m.
Ropes: 60- metres- long rope for single-pitch routes or two ropes of the length of 50 metres for the long routes.
pegging: Mainly expansion-type rock anchors resp. bolts with cords. Some trees with cords.
Number of routes: about 60 routes.
Principal routes
Nome
Livello
Kala-X
F4
Songo
F4
Ciao Alex
F6a
Capri
F4+
Akondippu
F6c
Pali e Dispali
F5
Mallos
F6b
Chiquita
F5
Guendalina
F4+
Dopo Il Pesce
F5
Hey Jude
F5+
Sono Forse Io?
F5
Senza Nome
F5+
Cacao Meravigliao
F5+
Cime Tempestive
F5
Succhiandiamo
F5
Via Dei Tedeschi
F5+
Istruzioni Per Rendersi Infelici
F6a+
Dolcenera
F5
Porceddu Elettronico
F6c
Storie Appese
F6b
L'Eremita
F6a
I Wanna Hold Your Hand
F6b
Il mercante di Venezia
F6a
Sinofila
F6a+
Pantanella
F6b+
Diretta Al allos
F6b
Pesciario
F6a+
Banzai
F6a+
Murrda
F6b
Grillotalpa Andino
F6b
Cucu
F5+
Senza Nome (Via 21)
F6a
Deutsch Wall
F6c
Senza Nome (Via 22)
F6a
Nome
Livello
Senza Nome (Via 23)
F6a
Alamut
F7a
Atlantide
F6b+
Enrico La Talpa
F5
HR 85
F5
Carota Impossibile
F5+
India
F6a
Placca di Woodstock
F5+
Il Potrone (First Pitch)
F6c
Il Potrone (Second Pitch)
F6b+
Ischitriore
F6c+
Mart La Gallina
F5
Il Mio Amico Enzo
F6a+
Manu Oa Voli
F7a
131 Tris
F7a+
Acquario
F6a+
Sperone Lillith
F4+
Senza nome (Via ??)
F5
Luna Di Miele (First Pitch)
F8a
Luna Di Miele (Second Pitch)
F6a
Beni Fattu
F6b+
El Diablo
F6c
Fox Climber
F6a
Cafe Creme (First Pitch)
F6b
Cafe Creme (Second Pitch)
F6a+
Arrorugo
F6a+
Fiocco di Neve
F6c+
Raggio di Luna
F7a
Danza Selvaggia
F7a
Enzimi di Primavera
F6b
Piccolo Stronzo
F5
Calicanto
F7a
Quaggiu Qualcuno Ti Ama
F6a+
Senza Nome (Via 28)
F6a
Un bellissimo scivolo di placche grigie, dalla forma appunto di una gigantesca poltrona, posto proprio sopra il paese di Cala Gonone: così si potrebbe definire in poche parole quella che per lunghi anni è stata la falesia più conosciuta della Sardegna. Impossibile quindi che una parete così bella ed appariscente passasse inosservata anche in un epoca, come quella degli anni ‘70, in cui gli arrampicatori erano più attratti dalle grandi pareti del Supramonte. E infatti le prime vie sulla placconata, alta circa 100 metri, risalgono alla fine degli anni ‘70, anni in cui un gruppo di romani cominciava a guardare alla Sardegna come un enorme serbatoio di calcare da espolorare. La prima via che forzò direttamente le placche centrali della struttura la si deve a Massimo Frezzotti e Olimpia Jorio, due semisconosciuti alpinisti romani a cui però molto si deve per l’esplorazione di queste falesie. La loro via, tracciata in stile classico, rimase per anni l’unica regolarmente ripetuta, anche se l’attrezzatura in loco era scarsa e le difficoltà, elevate per gli anni 70, erano in seguito divenute, per l’alzarsi del livello medio, più abbordabili. Ma è nel 1985 che la Poltrona è sulla bocca di tutti, quando Mariacher e amici tracciano sul muro centrale un itinerario che ancora oggi rimane un capolavoro indiscusso. In anticipo sui tempi nasce così Deutsch Wall, al secolo conosciuta come “la Mariacher”, una via di placca difficilissima e con una chiodatura alquanto lunga. Era nato un mito e molti tentativi di ripetizione si arenarono alla base del terribile terzo tiro, dove la tecnica richiesta e la grande concentrazione necessaria, soprattutto nei moschettonaggi, fece saltare i nervi a più d’uno. Col tempo la difficoltà di quel tiro si ridimensionò al 6c ma rimase il timore per la chiodatura, che procurò ad alcuni voli sino a 10 m! Ma i tempi erano maturi perchè la provocazione di Mariacher non passasse inosservata: l’anno dopo sono ancora i “continentali” a proporre nuove possibilità sulla placca, questa volta attrezzando i primi monotiri della falesia che si rivelano bellissimi e di difficoltà abbordabile. L’anno successivo, il 1987, è la volta del sottoscritto e di Cecilia Marchi che, dopo una serie di monotiri alla base della placca, inaugurano insieme a Pederiva lo splendido settore alto, una placca di roccia favolosa con tante vie molto tecniche. Il settore ragiungerà tuttavia l’apice della notorietà con la difficilissima quanto artificiale Luna di Miele di Bruno Pederiva, il primo 8a della Sardegna, una linea esteticamente perfetta. Ma intanto il tempo passa e sulla Polt rona passano generazioni di arrampicatori e di turisti, tutti catturati dalla bellezza delle vie e soprattutto della roccia, così attraente e diversa da quella delle falesie del nord Italia! 111989 è l’anno del grande boom, promosso da due instancabili chiodatori cagliaritani come Gianluca Piras e Daniele Bigozzi. Dopo un assedio di vari mesi la Poltrona è irriconoscibile: spit e catene dappertutto, anche sui tiri alti, ci convincono una volta per tutte che la falesia è pronta per essere consegnata agli arrampicatori di tutta Europa come uno dei massimi santuari dell'arrampicata in placca...
Additional Info
latitude:40.2838
longitude:9.6136
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Last modified on Friday, 14 March 2014 12:46